uomini e donne come eterne essenze dalla nascita

Ri-Evolviti ed usa il tuo cuore collegato al tuo cervello

Guadagno mille volte più di voi, cosa aspettate a ribellarvi?

Lettera shock di uno speculatore finanziario
in Contro-informazione 1 agosto 2014
Hanauer

“Il nostro paese sta diventando una società sempre meno capitalista e sempre più una società feudale. A meno che le nostre politiche non cambino drammaticamente, la classe media scomparirà, e torneremo indietro alla Francia del 18° secolo. Prima della Rivoluzione. Così ho un messaggio per i miei colleghi oscenamente ricchi, per tutti coloro che vivono nelle bolle dei nostri mondi circondati da cancellate: svegliatevi, gente. Non durerà. Se non si fa qualcosa per sanare le clamorose diseguaglianze in questa economia, i forconi ci saranno addosso”. E’ uno dei passaggi della lettera che Nick Hanauer, miliardario uomo d’affari americano, tra i fondatori di Amazon, ha rivolto a quelli come lui: i membri dell’elite dell’1% che possiedono la ricchezza globale.
HO UNA VITA CHE IL 99,9% DELLA PERSONE NON POSSONO NEANCHE IMMAGINARE, MA FINIRA’. Nella sua lettera rivolta ai grandi capitalisti mondiali Nick Hanauer si presenta così: “Probabilmente non mi conoscete, ma come voi sono uno degli 0,1%, un fiero capitalista. Ho fondato, co-fondato e finanziato più di 30 società di ogni genere ed insieme ad alcuni amici possiedo una banca. Racconto tutto questo per dimostrarvi che per molti versi non sono molto diverso da voi. Come voi ho una visione ampia degli affari e del capitalismo. E come voi sono stato oscenamente ricompensato per il mio successo, con una vita che gli altri 99,9% di americani non possono nemmeno immaginare. Molteplici case, aereo personale, eccetera”. Secondo Hanauer la chiavi del suo successo economico sono state due: la propensione al rischio e la capacità di capire prima degli altri quello che accadrà in futuro. “E cosa vedo oggi nel nostro futuro? – si chiede – vedo i forconi”.
IL PUNTO NON E’ SE CI SARA’ UNA RIVOLTA, MA QUANDO. La lettera di Hanauer è un’analisi lucida di ciò che si nasconde dietro la crescita delle diseguaglianze negli Usa e nel mondo, e dietro la retorica falsa del diritto alla ricchezza. “Nessuna società può tollerare una tale disparità – prosegue – Non ci sono esempi nella storia in cui si sia verificata una tale accumulazione di ricchezza e i forconi non siano arrivati. Dove c’è una società altamente disuguale o si arriva a uno Stato di polizia, o c’è un’insurrezione: non ci sono altre possibilità. Il punto non è se, ma quando. Molti fra i colleghi dello 0,1% sfuggono questo argomento, molti mi prendono per matto, altri vedono un ragazzino povero con un iPhone e pensano che l’ineguaglianza sia una finzione. Vivete nel mondo dei sogni, vi dico. Volete credere che se ci sarà qualche segnale di destabilizzazione, ci sarà tempo per reagire e organizzarsi. Ma non funziona così, come sa qualsiasi studente di storia. Le rivoluzioni, come le bancarotte, si manifestano per gradi e poi precipitano di colpo. Un giorno uno si dà fuoco e improvvisamente la gente è in strada, prima che ci si renda conto il paese brucia. E non c’è tempo per salire sul nostro Gulfstream e scappare in Nuova Zelanda. Succede così. E se l’ineguaglianza peggiorerà, succederà”.
SONO I RICCHI A FAR GIRARE L’ECONOMIA E A CREARE RICCHEZZA? UNA BALLA. Secondo le teorie ortodosse dell’economia capitalistica sono i ricchi a generare lavoro e ricchezza per la società, la lettera di Hanauer smonta questa teoria. “Sono i ricchi che creano occupazione? Falso. E’ come dire che il seme crea l’albero: magari ne è il presupposto, ma provate a piantare un seme su Marte o nel Sahara. Senza terra buona, acqua, nutrienti non spunterà nulla e il seme morirà. La retorica per cui l’America è grande per via di uomini come me e Steve Jobs è finzione. L’economia non è un’astrazione, ma un ecosistema complesso di persone reali fra loro interdipendenti. Se i lavoratori hanno più denaro, le imprese hanno più clienti e hanno bisogno di più impiegati. A creare posti di lavoro in ultima istanza sono i clienti, i consumatori, vale a dire la classe media. Lo aveva ben capito Henry Ford che nel 1914 raddoppiò la paga ai suoi operai (a 5 dollari al giorno, equivalenti a 120 di oggi) affinché potessero permettersi di comprare le auto che producevano”. AVREMO IL CORAGGIO DI CAMBIARE O ASPETTEREMO LA RIVOLTA SUL NOSTRO YACHT? La lettera di Nick Hanauer (leggibile integralmente qui) si conclude con un appello alla politica ed ai suoi colleghi dell’alta finanza mondiale. “Cari 1%, molti dei nostri compatrioti cominciano a credere che il problema sia il capitalismo in sé. Non sono d’accordo, e credo non lo siate neppure voi. Ma il capitalismo lasciato senza controlli tende alla concentrazione e al collasso. Ecco perché gli investimenti nella classe media funzionano, e i tagli delle tasse ai ricchi invece no. Bilanciare il potere dei lavoratori con quello dei miliardari alzando il salario minimo non è male per il capitalismo, è uno strumento indispensabile per rendere il capitalismo stabile e sostenibile. Possiamo capirlo e agire di conseguenza, oppure possiamo continuare a stare comodamente seduti sui nostri yachts aspettando i forconi”.